Per me, in Islanda, niente dice Natale quanto una bella mangiata di ottimo pane fritto (laufabrauð) accompagnato da un sorso di malto all'arancia (malt og appelsín). Vediamo insieme cosa sono queste prelibatezze del Natale islandese.
In Islanda, il Natale è una festa molto sentita. Gli islandesi amano festeggiare il Natale con luci e decorazioni che illuminano le case di tutta l'isola già da fine Novembre. Le luci del Natale in Islanda sono ancora più belle in quanto illuminano le giornate buie e fredde dell’inverno islandese, quando il sole tramonta presto e ci si sveglia ancora con il buio.
Ma non sono solo le luci e le decorazioni a preannunciare l’arrivo del Natale in Islanda, ci sono anche i calendari dell’avvento e i cioccolatini che, insieme a varie bevande e altro cibo, a volte anche un po’ strano per noi italiani, diventano le star dei supermercati islandesi (come si vede in foto) a partire già da Novembre. Ciò che però io adoro in questo periodo e che mi fa capire che sta arrivando il Natale è poter fare una bella scorpacciata di malt og appelsín e laufabrauð.
Niente dice Natale in Islanda quanto una bella scorpacciata di sfogila di pane fritto accompagnato da un buon bicchiere di malto all'arancia!
Malt og appelsín è una buonissima bevanda tipica del Natale islandese (in realtà anche di Pasqua), laufabrauð, che letteralmente significa pane-foglia, è una sorta di sfoglia di pane fritto che si può comprare oppure fare in casa. La combinazione di malt og appelsín e laufabrauð è veramente fenomenale, secondo me, ed è perfetta per rendere le buie giornate invernali islandesi un po’ più allegre (e anche il girovita un po’ più largo...).mentre ci si prepara al Natale.
Vediamo nel dettaglio cosa sono questi due prodotti tipici della tradizione natalizia islandese.
Malt og appelsín - Malto e aranciata
Malt og appelsín è una bevanda popolarissima a Natale e Pasqua in Islanda che nasce dalla combinazione di due altrettanto popolari bevande islandesi, come dice il nome: malt (malto) e appelsín (aranciata).
Appelsín è una versione islandese (e secondo me più buona) della Fanta, mentre il malt è una bevanda fermentata tipo birra ma non alcolica, o meglio, con una gradazione alcolica molto bassa (circa 1%), fatta con acqua, malto, luppolo, lievito e liquirizia. A vederlo, sembra birra scura, e forse ha anche un po’ l’odore della Guinness, ma ha un sapore dolciastro che si sposa benissimo con quello dell’aranciata, a formare questa mitica bevanda natalizia islandese che, vi avviso, crea dipendenza.
Pare che gli islandesi abbiano iniziato a produrre il malt nel 1915 e, siccome era abbastanza costoso, nacque l’usanza di mischiarlo con altre bibite meno care per farlo durare più a lungo. Negli anni ‘50 venne introdotta l’aranciata appelsín e, da allora, la combinazione di malto e aranciata divenne popolarissima e diede origine a questa buonissima bevanda natalizia, malt og appelsín.
Si può comprare la bevanda già pronta in lattine o bottiglie di vetro, oppure comprare le due bibite separatamente e mescolarle da sé. La bibita già miscelata si trova in Islanda solo nel periodo natalizio (e a Pasqua) ma malto e aranciata si trovano tutto l’anno quindi ci si può sempre creare un buon bicchiere di malt og appelsín da soli e in ogni momento. Tenetevelo a mente se venite in Islanda e non lo trovate già pronto al supermercato.
A casa nostra, io e Hjalti (il mio vichingo) mettiamo solitamente circa il 60% di malto e il 40% di aranciata ma la questione delle dosi perfette per creare in casa malt og appelsín è molto sentita in Islanda, e ci sono varie correnti di pensiero: per alcuni, la dose corretta sarebbe 60% di malto e 40% di aranciata, per altri 50/50, alcuni addirittura aggiungono un po’ di coca cola. Questo è un argomento delicato che potrebbe portare ad accese discussioni, quindi fate attenzione quando ne parlate in Islanda!
Laufabrauð - Pane-foglia fritto
Il laufabrauð, che tradotto significa letteralmente "pane foglia" una sfoglia di pane fritto fatto principalmente con farina, sale, zucchero, latte e, a volte, semi di cumino tedesco che si consuma in Islanda da secoli e viene menzionato per la prima volta in un dizionario del 1736.
In quei tempi, farina, zucchero e sale erano considerati beni di lusso rari e costosi, che non tutti potevano permettersi, e venivano quindi utilizzati solo in occasioni speciali.
La pasta del laufabrauð veniva stesa in una sfoglia sottilissima per fare un buon uso di quelle risorse così costose e decorata con grande attenzione, per far capire l’importanza di quel “pezzo di pane”. La sfoglia veniva poi tagliata a forma di disco, decorata e fritta.
Il nome, pane-foglia, deriva forse dal fatto che la sfoglia é molto sottile.
Tradizionalmente viene servito con burro e agnello affumicato, ma ognuno lo consuma a modo suo. Io lo mangio senza niente, "sordo" come diciamo in varie zone d'Italia ed è veramente buono, come aperitivo o come snack, e in qualsiasi momento della giornata!
Oggi, ci si può permettere di consumare questo gustosissimo pane fritto senza troppa parsimonia. e, insieme a malt og appensin, è veramente una combinazione perfetta che rimanda al Natale.
Non vi ho fatto venire voglia di assaggiarlo? Quest’anno ho deciso di provare a fare il laufabrauð in casa, e ho deciso di condividere con voi la ricetta così potrete provare anche voi, per poter avere un pezzo di Islanda sulle vostre tavole a Natale.
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